ADM e Danza

Premessa

Acronimo di Armonia del Movimento è stata ideata dal Dott. Angelo Granata. E’ assimilabile ad un alfabeto per la struttura muscolo scheletrica. Una volta acquisita consente, attraverso l’espressione corporea, un’armonica e coerente comunicazione di ciò che desideriamo trasmettere: l’individuo esprime sé stesso attraverso il movimento.
L’acquisizione dello schema motorio avviene di solito per imitazione e ciò penalizza in modo rilevante la qualità del movimento e le potenzialità delle strutture muscolo-scheletriche coinvolte nel movimento stesso.

Finalità e Obiettivi

L’ADM è supporto indispensabile per far si che il processo di apprendimento o il recupero di un movimento perso avvenga in modo rapido, semplice ed efficace. Ne consegue che chi acquisisce questa conoscenza teorico-pratica ottenga il miglior livello possibile personale di omogeneità espressiva armonica sia nella postura che nel movimento, motivo per cui il Metodo ADM® è anche propedeutico alla pratica sportiva amatoriale e agonistica.
Quindi qualsiasi attività venga svolta nel corso della vita che implichi l’impiego di muscoli e articolazioni anche il semplice stare in piedi, seduti o camminare, trae grande beneficio dalla conoscenza dell’ADM. Inoltre qualunque attività solleciti o esasperi in modo prevalente l’impiego di alcuni distretti muscolo-scheletrici, vedrà nell’ADM un valido supporto.
La danza può trarne vantaggio nel momento in cui le consente di divenire l’espressione del più elevato grado di libertà grazie all’acquisizione o al mantenimento di una coordinazione armonica, omogenea e ritmica che ne ottimizza l’espressività.

Metodologia

La modalità di apprendimento consapevole resta personalizzata anche durante gli incontri di gruppo e garantita dalla presenza degli educatori del Metodo.
Le recenti scoperte delle neuroscienze hanno fornito al Dott. Granata gli elementi che fanno dell’ADM l’innovativa disciplina che consente il recupero o la creazione di nuove vie neurologiche. Ciascun individuo viene quindi educato ad esprimere le proprie potenzialità tramite la ripetizione di movimenti appropriati alla propria struttura.
In tal modo ciascuno creerà e svilupperà il proprio schema corporeo e potrà manifestare i personali potenziali espressivi al massimo livello possibile nel rispetto della struttura-funzione propria di ciascuna articolazione.

Relazione in seguito al lavoro integrato di ADM con la Danza Classica

In seguito ad un seminario introduttivo tenuto a Chiari a luglio del 2013 che vedeva protagoniste le insegnanti della scuola di danza classica DANZA STUDIO è nata la proposta di introdurre l’ADM all’interno delle ore di lezione.
Lo scopo era di presentare, far conoscere e sperimentare questo Metodo la cui peculiarità è l’educazione all’impiego del corpo in modo funzionale, corretto e armonico.
Ne è scaturito un progetto che si è svolto in 8 incontri mediamente di 1 ora è mezzo ciascuno, da Ottobre a Dicembre 2013.
Docenti ed educatori del Metodo hanno lavorato con 11 ragazze e 1 ragazzo sulle sue modalità di apprendimento e integrazione.
Durante il primo incontro:

  • sono stati fatti eseguire dei test valutativi finalizzati a evidenziare i gradi di libertà di alcune tra le principali articolazioni: caviglie, anche, spalle. E’ stato così possibile identificare quali fossero le limitazioni e i conseguenti compensi in atto;
  • in tutti i ragazzi è stata riscontrata una scarsa conoscenza e consapevolezza delle possibilità di movimento proprie del bacino con conseguente riduzione della libertà articolare delle anche;
  • nella maggior parte delle ragazze si è evidenziata la necessità di stimolarle alla conoscenza dell’importante ruolo che la caviglia svolge sia nella vita quotidiana che nella danza;
  • è stato chiesto a ciascuno di riferire quali fossero stati eventuali traumi e quali fossero le attuali condizioni dell’apparato muscolo scheletrico con particolare attenzione a dolori e limitazioni presenti sia in statica che in dinamica.

E’ stato così possibile già dal primo incontro impostare un lavoro di recupero e di educazione al movimento attraverso esercizi ADM chiave.
Negli incontri successivi è stato chiesto:

  • un riscontro personalizzato in relazione a quanto, come e cosa avessero capito e compreso;
  • con quali modalità in tempi e modi avessero riproposto gli esercizi e quali vantaggi avessero colto.

Lo scambio che ne è derivato ci ha consentito di tenere conto delle loro esigenze ed eventuali richieste, orientando di volta in volta il lavoro.
La presenza di un congruo numero di educatori ha permesso che il supporto fosse personalizzato, cosa che costituisce un’altra peculiarità del Metodo ed è di grande importanza soprattutto nelle prime fasi di apprendimento.
Nell’ultimo incontro è stato consegnato a ciascun partecipante un questionario perché potesse fornire un feed-back dell’esperienza vissuta.

Conclusioni

Dalla lettura dei questionari è emerso che:

  • l’esperienza è stata vissuta in modo positivo;
  • è stato compreso quanto il Metodo possa portare benefici tali da migliorare la qualità espressiva nella danza e l’applicabilità alla vita quotidiana;
  • è stata colta la potenzialità del Metodo per prevenire disfunzioni dolorose a carico della struttura muscolo scheletrica.

Grazie a semplici accorgimenti e all’acquisizione di un minimo grado di attenzione, conseguente alla percezione, è possibile correggere atteggiamenti posturali scorretti ed integrare quelli funzionali in maniera stabile. La conoscenza permette un maggior grado di espressione di sé e ciò vale anche per il corpo: se conosco il mio corpo potrò esprimermi liberamente e coerentemente.

Considerazioni

  • i ragazzi hanno lavorato bene e, per chi di loro ha mantenuto un impegno a riproporre anche a casa quanto appreso, i miglioramenti, sia in termini di postura che di maggiore libertà articolare, sono stati evidenti;
  • questa esperienza ha contribuito a confermare quanto il Metodo ADM® sia propedeutico a tutte le attività corporee, soprattutto se viene integrato nella quotidianità;
  • l’apprendimento nella più tenera età avviene in modo progressivo e naturale;
  • con il trascorrere degli anni, il recupero dei gradi di libertà persi o di movimenti mai appresi necessita tempo, costanza e determinazione: questa è la modalità con cui funziona il sistema nervoso e i ragazzi hanno una forte motivazione e sono determinati.

Da parte delle loro insegnanti sono state riscontrate:

  • un’aumentata fluidità nei movimenti;
  • una maggiore stabilità nella tenuta delle varie posizioni.

Ringraziamo tutti coloro che hanno resa possibile questa esperienza e tutti coloro che l’hanno condivisa.